
Vinificazione
Da sempre a Roccamontepiano, ma a Pomaro in modo particolare, il vino cotto, specie quello di lungo invecchiamento, viene preparato nelle annate climaticamente più favorevoli con le uve migliori, del solo Montepulciano d’Abruzzo, accuratamente selezionate al momento della vendemmia. Dopo la pigiatura il mosto viene versato in un grande paiolo di rame (lu callare), sistemato in una fornacella costruita per l’occasione presso la cantina. Massima é l’attenzione perché il paiolo non subisca ammaccature, perché, acquistato di regola dai ramai di Guardiagrele, esso viene conservato accuratamente nelle varie case contadine e spesso tramandato di generazione in generazione. Assicuratosi, poi, di non aver dimenticato di mettere nel paiolo dei cocci di un piatto di Rapino, si procede all’accensione del fuoco, che deve essere di legna compatta e resistente, preferibilmente di quercia o ulivo, come raccomandato dagli anziani, necessariamente custodi più fedeli e affidabili di tale antica tradizione. Per poter ridurre il mosto almeno dell’80%, i tempi di cottura possono variare dalle 6 alle 10 ore a seconda delle annate o della qualità zuccherina delle uve. Nella prima fase della cottura (30%) viene fatta la schiumatura; nella seconda fase (successivo 20%), valutando la concentrazione e il colore del mosto in cottura, si decide l’entità della svacata, cioè la quantità di acini interi scelti da aggiungere nel paiolo. Dopo la riduzione di un altro 20% normalmente si procede al prelievo di un paio di litri di mosto cotto da usare nella preparazione dei tradizionali dolci natalizi (caviciùne e pizzelle) e nella cucina in genere. Dopo una ulteriore riduzione del 10-15% la cotta è pronta e viene subito versata nel mosto crudo che attende nella botte. Se è stato ridotto un ettolitro di mosto a 15-20 litri, questa quantità verrà versata in una botte da un ettolitro contenente cento litri di mosto crudo. A questo punto bisognerà attendere il mese di luglio successivo per guardare e assaporare con cura quel vino per vedere se risponde ai requisiti richiesti dalla tradizione. Se la valutazione risulterà positiva, avrà inizio il lungo processo di invecchiamento. Fino a 10 anni sarà considerato vino cotto nuovo, perché l’invecchiamento può essere portato anche ai 20, 30 anni ed